Lo scoutismo sembra un mondo tanto lontano da quello apparentemente “normale”, formato da regole strane e curiosi modi di vivere insieme. Se non lo vivi con tutto il tuo cuore, l’essere scout ti sembrerà un modo per sprecare il sabato pomeriggio: invece non è così!
Vivere lo scoutismo significa imparare a fare gioco di squadra, significa guardare il mondo con occhi diversi da quelli che puoi avere stando sempre a casa sdraiato sul divano. Lo scout non è la classica figura esile che cerca di accendere un fuoco sfregando due bastoncini, ma assomiglia di più a Russell (il simpatico scout di Up), che cerca in tutti in modi di aiutare il signor Fredricksen a “cercare un animale che infesta il suo giardino”. Noi scout infatti, ad ogni attività, coltiviamo l’aiuto reciproco, sviluppiamo le nostre capacità e stiamo insieme come se fossimo fratelli e sorelle.
Non si può negare che gli scout “amano e rispettano la natura”… perché è nel nostro stile di vita ed è quello che il nostro fondatore, Robert Baden Powell, ci ha tramandato con i suoi insegnamenti. Qui a Selvazzano molte zone verdi sono utilizzate da noi per giocare e divertirci in compagnia. E quando finita ogni attività ci sediamo insieme attorno il fuoco, la stanchezza della giornata scivola via e preghiamo insieme. Noi scout AGESCI (Associazione Guide E Scouts Cattolici Italiani) cresciamo con gli insegnamenti della Chiesa Cattolica insieme alla nostra Parrocchia: quest’anno il nostro reparto prende spunto dalle parabole di Gesù per imparare a vivere la fede il meglio possibile.
Si può dire con convinzione che un bambino cresce con lo scoutismo: da piccolo lupetto matura per divenire un forte ed abile esploratore/guida e poi un responsabile e coraggioso rover/scolta.
Il reparto, in cui si vive lo scoutismo dalla seconda media alla seconda superiore, è considerato la branca in cui si impara a vivere l’avventura con essenzialità. Il momento più forte dell’anno è il campo scout estivo, spesso rappresentato con classiche immagini: fango, fame, freddo la notte, puzza in tenda (ok, questo forse c’è :)) e fatica. Ma non è proprio così! Certo, mancano le classiche comodità casalinghe (un bagno, un letto e un tetto sopra la testa) ma chi è scout sa che si può vivere anche senza tutto questo, con qualche difficoltà ma in allegria e condivisione. E come diceva Baden Powell: “… nessun profumo vale l’odore del fuoco”. Infatti niente si può paragonare alle risate che nascono quando ci ritroviamo attorno al fuoco nelle sere d’estate durante il campo.
Il reparto è suddiviso in squadriglie, maschili e femminili, e ogni squadriglia, nel corso dell’anno, si trova a stare sempre insieme e a passare momenti unici in compagnia. Come per esempio le missioni, dove i nostri capi scout ci assegnano una meta da raggiungere e un obiettivo da compiere che noi, come squadriglia, ci impegniamo a svolgere. Il nostro reparto è composto da 5 squadriglie: Aquile, Cobra, Pantere, Puma, Volpi. La sede del nostro reparto “Stella polare” si trova sopra la chiesa. Le tre branche insieme (Branco della Luna Blu, Reparto Stella Polare e Clan Tuncincanka) fanno parte del Selvazzano 1, una grande famiglia che l’anno prossimo spegnerà le sue prime 20 candeline.
Giacomo R.